La convenzione Gazzilli
Questa importantissima convenzione si applica a tre sequenze:
1♥-1♠
1♥-1SA
1♠-1SA
L’idea di base è quella di consentire all'apertore di descrivere molte delle possibili mani forti (almeno 17 punti onori) con una dichiarazione estremamente economica che permetta un'esplorazione accurata del miglior contratto finale. Tale dichiarazione è la replica di 2♣ da parte dell'apertore.
Tale dichiarazione è in realtà impiegata con valenza ambigua, cioè potrà essere naturale (anche minima con 5M e 4^ di fiori) o nascondere un qualsiasi rever tranne quelli con distribuzione 6-4 e 4^ di rango inferiore al seme d'apertura.
La prima conseguenza di questa scelta è che tutte le altre dichiarazioni a colore negano punteggio di rever: anche le dichiarazioni a salto, in questo contesto, non mostreranno grande forza onori ma forza distribuzionale accompagnata da punteggio intermedio (14-16).
E cosa può significare l'eventuale replica di 2Sa dell'apertore? Vediamo. Certamente l'apertore non può avere una mano bilanciata media o forte con distribuzione semi-bilanciata (5332) semplicemente perchè l'apertura sarebbe stata 1Sa (15-17) oppure 2Sa (18-20) oppure 2♦ (21-22) oppure 2♣ (23+).
Non può avere neanche una semi-bilanciata minima (12-14) perchè passerebbe su 1Sa oppure replicherebbe 1Sa su risposta 1♠.
L'unica spiegazione è che abbia proprio una mano forte con l'unica distribuzione esclusa dalla risposta 2♣: la 6-4 con quarta di rango inferiore al seme d'apertura.
Ciò premesso, vediamo come si deve comportare il rispondente su replica 2♣ dell'apertore:
A) Con meno di otto punti si dà un segnale di arresto che permetta all’apertore di fermarsi prima possibile se ha la mano debole o un rever minimo. Le dichiarazioni possibili sono:
- il riporto nel seme di apertura (che non mostra alcun fit ma è soltanto il male minore)
- la ripetizione delle ♠ (dopo 1♥-1♠-2♣), che mostra 5+ carte e quasi certamente misfit
- l’introduzione delle ♥ (dopo 1♠-1SA-2♣) a livello 2 che mostra 5+ carte
- un nuovo seme minore a livello 3, che mostra 6+ carte
- 2SA, che mostra una bicolore minore almeno 5/4 (l’apertore sceglie)
B) Con otto o più punti si interroga con 2♦ (unica dichiarazione positiva).
Sul relè positivo 2♦ l’apertore ripeterà il proprio seme nobile con la mano debole; in tutti gli altri casi la situazione è FM, e precisamente l’apertore dichiarerà:
- 2 nell’altro nobile con almeno tre carte. Il compagno interroga con il gradino (2♠ su 2♥ e 2SA su 2♠), su cui l’apertore chiarisce: 3♣ con la quarta + di ♣; 3♦ con la quarta + di ♦; 3 nell’altro nobile con la quarta; 3 nel nobile di apertura con la monocolore sesta
- 2SA con una 5/4 senza tre carte nell’altro nobile. Il compagno interroga con 3♣, su cui l’apertore chiarisce: 3♦ con la quarta di ♦; 3 nel nobile di apertura con la quarta di ♣
- 3♣ con la quinta di ♣
- 3♦ con la quinta di ♦
- 3♥ (solo su 1♠-1SA) con la quinta di ♥.
- 3 nel nobile di apertura con la sesta senza tre carte nell’altro nobile
Come anticipato, le uniche mani forti che non transitano per il 2♣ Gazzilli anche quando sono forti di punteggio sono le bicolori 6-4. Queste bicolori si dichiarano con 2SA: pertanto licite come 1♥-1♠-2SA o 1♠-1SA-2SA mostrano la sesta nobile e una quarta laterale di rango inferiore imprecisata. La dichiarazione di 3♣ interroga, su cui l’apertore dichiara il secondo palo (la ripetizione del seme di apertura mostra le ♣). Così, ad esempio, su 1♥-1SA-2SA-3♣ si risponde
3♦ = 6♥ - 4♦ e 17+
3♥ = 6♥ - 4♣ e 17+
NOTA: la mano 6♥/4♠ di 17+ si può mostrare dichiarando 1♥-1SA-2♠ direttamente)
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